Antonello Venditti
Sara il Lato B di successo di Antonello Venditti che fece infuriare le femministe del 1978. Brano ispirato da una compagna di Simona Izzo. Caso raro di un Lato B che raggiunge lo stesso successo del Lato A di un 45 giri (i casi del superamento erano abbastanza frequenti, ma il pari livello era rarissimo), Sara era stata pubblicata come seconda lettura del famoso Sotto il segno dei Pesci di Antonello Venditti (dal segno zodiacale del cantautore) dal cui omonimo LP del 1978 entrambi i pezzi erano tratti. Sara, è una rappresentazione perfettamente aderente di un periodo sociale che vedeva la disillusione delle utopiche aspettative del ’68 esprimersi nei turbamenti studenteschi e proletari del ’77 (il cosiddetto “riflusso”).
Sara, dai più considerata una dolce ninna nanna d’amore di un ragazzo ed una ragazza coinvolti in qualcosa di grande, inaspettato, bello, ma allo stesso tempo problematico e foriero di incertezze e difficoltà, fu in realtà molto criticata dal movimento femminista.
Sul banco degli imputati, ovviamente, veniva posto il ragazzo del testo, reo di prendere le distanze dalla gravidanza (“il tuo bambino”, non il “nostro”), tutto preso dai suoi impegni di vita (“Mi devo laureare”), mere scuse per non assumere la responsabilità della paternità (“forse un giorno ti sposerò”).
L’esegesi del testo rivelata dalla ex moglie di Venditti, Simona Izzo (1953), vuole la canzone ispirata alla vera storia di una compagna di classe dell’attrice del liceo Mamiani di Roma.