Arturo Sicari - Le mie canzoni | The long and winding road notizie
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The long and winding road 
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The Beatles

The Long and Winding Road è l’ultimo singolo dei Beatles pubblicato negli Stati Uniti nel 1970.

La canzone fu composta da Paul McCartney nel 1968 nella sua fattoria in Scozia, ispirato dalle continue tensioni che avvenivano nella band. Nello stesso anno, durante le sessioni del White Album, McCartney ne registrò un demo.

Il brano inizialmente non doveva essere eseguito dai Beatles, che comunque lo provarono; ma da altri artisti, tra cui Tom Jones.

La canzone fu poi ripresa nel 1969 per il progetto Get Back. Due take furono candidate alla pubblicazione ufficiale, una registrata il 26 gennaio e l’altra il 31 gennaio. Esse presentavano una melodia molto sobria, con McCartney al piano, John Lennon al basso, George Harrison alla chitarra elettrica, Ringo Starr alla batteria e Billy Preston all’organo Hammond. La performance di Lennon al basso, che suonava occasionalmente, è zeppa d’errori, tant’è che alcuni critici, come Ian MacDonald, non escludono che abbia agito di proposito.

A causa dei continui litigi in seno ai quattro, il progetto Get Back fu accantonato e ripreso solo l’anno seguente. Quando i Beatles ripresero i brani di Get Back, Paul McCartney si trovava all’estero per un viaggio d’affari e quindi impossibilitato a ri-registrarli. Per rimediare, John Lennon e George Harrison contattarono il produttore Phil Spector (famoso per il muro di suono) e gli affidarono il compito di ri-arrangiare i brani di Get Back. Spector, dopo aver scelto la take del 26 gennaio, farcì la canzone con un arrangiamento orchestrale del tutto opposto allo spirito della session che voleva dare il progetto Get Back, usando 18 violini, 4 viole, 3 violoncelli, 3 trombe, 3 tromboni, 2 chitarre e un coro femminile composto da 14 elementi.

McCartney si ritenne offeso dagli arrangiamenti, per lui inadatti, che furono sovra incisi senza che lui fosse interpellato. Tentò così di pressare il manager Allen Klein e gli altri Beatles affinché la canzone fosse pubblicata così com’era stata concepita. Ma era ormai troppo tardi: The Long and Winding Road e le altre canzoni delle Get Back Sessions vennero pubblicate con nuovi arrangiamenti nel disco Let It Be.

L’8 maggio 1970 i Beatles pubblicarono l’ultimo album, Let It Be, che ottenne un enorme successo in tutto il mondo. L’annuncio ufficiale di scioglimento del gruppo era già avvenuto il 10 aprile 1970, prima dell’uscita dell’album; i Beatles decisero comunque di pubblicare il singolo negli Stati Uniti con The Long and Winding Road nel lato A e For You Blue nel lato B, che sarebbe stato il loro ultimo. All’uscita il brano raggiunse la vetta delle classifiche per due settimane negli Stati Uniti dove in breve superò il milione di copie vendute ricevendo il disco di platino. Complessivamente il singolo vendette circa 4 milioni di copie, un successo considerando il periodo non ottimale del gruppo.

Nel 1996, la take del 26 gennaio usata in Let It Be fu pubblicata in forma originale sulla raccolta Anthology 3. Nel 2000, la canzone venne inclusa nella raccolta One. Nel 2003, la take del 31 gennaio (senza gli interventi di Spector), la stessa versione udibile nel film, venne pubblicata in Let It Be… Naked.

Aggiungere sproloqui speculativi sull’opera dei Beatles risulta estremamente superfluo, così come sarebbe una totale perdita di carta stampata rimarcare per l’ennesima volta la notevole discrepanza tra il genio musicale dei quattro (riscontrabili nella loro intera produzione) e l’invece discutibile capacità strumentale (su questo, almeno per il basso di Paul McCartney, ci sarebbe molto da ridire, ma non è questa la sede opportuna). Ciò che è di estremo interesse è come John, Paul, George e Richard (per tutti Ringo) siano riusciti a partorire i loro capolavori dell’ultimo periodo pur trovandosi in pesante disaccordo fra loro, sia dal punto di vista artistico sia dal punto di vista squisitamente personale. The Long And Winding Road, struggente ballad tratta dall’album Let It Be scritta da Paul McCartney seppur accreditata Lennon-McCartney secondo lo storico compromesso sulla gestione delle royalties, mette proprio in evidenza questo funesto periodo beatlesiano, tanto complesso sul versante della relazione umana tra i componenti della band (diversi momenti esplosivi si sono succeduti dal White Album in poi) quanto estremamente fertile e raffinato sul lato della creatività.

Scritta da Sir Paul vicino alle Highlands scozzesi, The Long And Winding Road rappresenta un vero e proprio canto di addio, con il componente dei Beatles più votato alla melodia intento ad analizzare la situazione che si stava vivendo in casa Fab Four; la lunga e ventosa strada è quella che i quattro musicisti di Liverpool stavano percorrendo da un discreto periodo di tempo, ma anche quella che attendeva i singoli componenti dopo lo scioglimento della band, eventualità ormai inevitabile; la canzone fu pubblicata come singolo l’8 maggio 2020 nel Regno Unito e l’11 maggio negli Stati Uniti.

Paul McCartney nel 1964

Come già anticipato in precedenza, il testo è letteralmente struggente, e, nel concentrarci esclusivamente su si esso, ci accingiamo ora a dettarne una probabile interpretazione.

The long and winding road                                                                                          That leads to your door                                                                                                      Will never disappear                                                                                                          I’ve seen that road before                                                                                                  It always leads me here                                                                                                      Lead me to you door

Sir Paul non ci fa intendere in maniera precisa a chi si stia rivolgendo con la frase your door, forse sta parlando con la Fine, intesa qui nella sua entità metaforica nonché ontologica: la lunga strada tortuosa guida direttamente alle porte delle Fine, non una fine specifica ma la Fine in senso generale, unica vera certezza dell’essere umano. Lo dicono i Guns’n’Roses nell’altrettanto struggente November Rain con la frase « Nothing lasts forever…» ma già Paul McCartney ne è consapevole in questa meravigliosa canzone; tutto scorre, secondo la lezione eraclitea, e tutto passa cadendo nell’ineluttabile, anche l’amicizia e le collaborazioni professionali. Quella strada che sta portando i Beatles alla fine, in realtà accompagna tutti a una fine di qualcosa, non sparirà mai e Sir Paul, infatti, ci rimarca di averla già vista in passato e di averne già avuto esperienza («I’ve seen that road before / It always leads me here / Lead me to your door»). È strabiliante come McCartney si rivolga alla Fine sempre in prima persona, ma in maniera del tutto comprensibile: dopotutto è la nostra più vecchia amica e ci accompagnerà per tutta la durata del nostro cammino.

The wild and windy night                                                                                                  That the rain washed away                                                                                              Has left a pool of tears                                                                                                   Crying for the day                                                                                                              Why leave me standing here? Let me know the way

Tutto ciò che di oscuro può capitare nella vita viene qui espresso metaforicamente come una «notte selvaggia e ventosa», notte che è stata più volte spazzata via dalla pioggia (qui simbolo del tempo che passa e cura così tutte le ferite, lasciandone però le cicatrici) ma che ha lasciato comunque una pozzanghera piena di lacrime pronte per essere piante proprio nel giorno della genesi della canzone. Il cantante continua a rivolgersi alla Fine, indispettito dal dolore e volenteroso di sapere solo una cosa precisa: “Perché lasciarmi qui inerme? Fammi sapere la via da seguire” («Why leave me standing here? / Let me know the way»).