Arturo Sicari - Le mie canzoni | how high the moon notizie
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How high the moon 
      1. Play - Jones

Ella Fritzgerald

How High the Moon è uno jazz standard composto dall’autore statunitense Morgan Lewis con testo scritto dall’attrice statunitense Nancy Hamilton. Il brano è stato pubblicato nel 1940, inserito nel musical di Broadway Two for the Show, in cui è stato cantato da Alfred Drake e Frances Comstock.

Tanti i mostri sacri del jazz che hanno interpretato questo: Benny Goodman, Les Paul con Mary Ford,  Louis Armstrong, Nat King Cole, Duke Ellington, Gloria Gaynor, June Christy con l’orchestra di Stan Kenton, e molti altri.

Per me la migliore su tutte le versioni registrate c’è quella di Ella Fitzgerald registrata per la prima volta nel 1947, e che rende veramente scattante, veloce e brillante il brano (originalmente concepito come ballad lenta). Ella Fitzgerald, dopo il primo minuto in cui sembra attenersi al passo lento del brano, gli dà un’improvvisa virata, accelerandolo con un fraseggio scat, e iniziando così l’improvvisazione sul tema iniziale, da vera cantante jazz.

Sarà la stessa Fitzgerald a rilanciarla nel 1960, in quella che è forse la versione più celebre e celebrata del brano, nel suo disco “Live Ella in Berlin” . Qui la Fitzgerald, a sua volta, riprende la versione di Hampton di 6 anni prima, e in un certo modo chiude il cerchio, completandola con altre brillanti improvvisazioni, tra le quali citazioni dalla sigla della telefilm Perry Mason e l’altro standard Smoke Gets in Your Eyes.

La Fitzgerald, sin dalla sua prima versione del 1947, si ispira chiaramente al nuovo stile del Bebop. Al punto da citare direttamente, in un passaggio della sua improvvisazione in scat, un’altra versione di How High the Moon, che dovremmo forse chiamare “variazione”. Questa versione/variazione si intitola Ornithology.

Fu registrata 2 anni prima, nel 1946, da Charlie Parker, grandissimo sassofonista e massimo esponente della corrente musicale del Bebop, che proprio in quegli anni stava contribuendo a sviluppare insieme ad altri grande musicisti. Ornithology è una personalissima versione strumentale di How High the Moon: una versione “mascherata”, che parte dalla stessa base di accordi, ma sviluppa una melodia differente da quella di partenza. L’interpretazione di Parker è sporca, calda, molto più veloce, scattante, vibrante delle precedenti interpretazioni del brano. Decisamente distante da quella di How High the Moon che fece, ad esempio, Benny Goodman nel 1940, forse la prima a rendere noto questo brano al pubblico.