Gino Paoli
Il cielo in una stanza è un brano musicale composto dal cantautore Gino Paoli, fu pubblicato la prima volta per l’interpretazione di Mina nel 45 giri Il cielo in una stanza/La notte. e nell’album omonimo album. Lo stesso anno tuttavia lo pubblicò l’autore nel 45 giri Il cielo in una stanza/Però ti voglio bene.
Il brano era stato rifiutato da alcune interpreti, tra cui Jula de Palma e Miranda Martino, a Mina fu proposto dal paroliere Mogol e lei, che all’inizio era riluttante, decide di registrarla dopo averla sentita dall’autore, Gino Paoli al pianoforte ma soprattutto per le pressioni dei discografici. Mina con questo brano raggiunse, per la seconda volta nella sua carriera (dopo Tintarella di luna/Mai), il traguardo discografico del primo posto nelle vendite. Infatti Il cielo in una stanza era entrata al settimo posto nell’estate 1960 e rimase in classifica fino all’inizio dell’anno successivo, dopo aver raggiunto il primo posto per 12 settimane.
Ispirazione e contenuto
Come raccontato dallo stesso Paoli, il testo racconta l’incontro con una prostituta avvenuto in un bordello di Genova riconoscibile dal “soffitto viola”.